
Un'antica chiesa sarda tra mistero e memoria storica
Nel cuore della Marmilla, la chiesa di San Giovanni Battista racconta secoli di fede popolare, simbolismi perduti e architetture uniche
Immersa nella quiete del paesaggio sardo e protetta dal tempo, la chiesa di San Giovanni Battista a Barumini è uno scrigno di storia, spiritualità e mistero. Situata nel Centro-Sud della Sardegna, in quella regione nota come Marmilla, questa piccola chiesa campestre si distingue per la sua essenzialità architettonica e l’aura arcaica che la circonda. Priva di iscrizioni o decorazioni vistose sulla facciata, si presenta come un luogo raccolto, quasi sospeso tra passato e presente, dove ogni pietra sembra custodire un frammento di memoria.
Secondo gli studiosi, l’edificio avrebbe origini tardo-romane, anche se la sua consacrazione ufficiale risalirebbe ai primi anni del Trecento. In quell’epoca, Barumini era un centro rurale sparso, abitato da contadini e pastori, e la chiesa fungeva da punto di riferimento religioso per la comunità locale. Elementi simbolici e affascinanti, come le ogive che un tempo accoglievano ceramiche decorative oggi scomparse, suggeriscono un culto popolare impregnato di ritualità antiche. Tali oggetti, forse apotropaici o semplicemente beneauguranti, potevano essere stati collocati per scacciare gli spiriti maligni, oppure rappresentavano figure di potere, come i giudici sardi o gli invasori pisani.
Un elemento di grande rilevanza architettonica è la navata nord, aggiunta nel XV secolo e costruita con conci squadrati di vulcanite rossa, che contrastano nettamente con l’arenaria gialla della parte originaria. Questo gioco cromatico dona unicità all’edificio e mette in risalto l’intervento successivo rispetto al corpo principale della chiesa. Di particolare interesse è anche il portale a tutto sesto, ornato da una sottile modanatura a toro, segno di una cura artigianale raffinata, nonostante la semplicità complessiva dell’edificio.
Con il passare dei secoli, e l’aumento della popolazione di Barumini, la chiesa fu gradualmente abbandonata a favore di strutture più ampie e funzionali. Tuttavia, la sua importanza storica e simbolica rimane intatta. San Giovanni Battista continua a rappresentare un prezioso tassello dell’identità collettiva del territorio, testimonianza viva di un passato rurale e profondamente spirituale, che resiste ancora oggi.