Enogastronomia

Miele d'asfodelo: una caratteristica di Barumini

Miele di eucalipto, ma anche di rovo, insieme al più comune di acacia: ecco alcune delle piante dell'intorno di Baruminidove le api operaie stanno per indirizzarsi. E’ tempo di primavera e quindi sta tutto per partire: le aziende agricole e di allevamento, intanto, stanno coccolando le arnie in modo che le regine non abbiano problemi. E nemmeno le operaie. C’è da conservare una tradizione che ha portato Barumini e il suo territorio, ai vertici della gradevolezza del miele, che qualche azienda poi riesce anche ad esporre alla fiera Nazionale "I Giorni del Miele" che si tiene a Lazise, sul Garda il primo fine settimana di ottobre, rassegna aperta alle aziende agricole più grandi ed importanti.

Ma non va dimenticata una delle peculiarità dei produttori di Barumini: il miele d'asfodelo, "specialità" che non si trova molto facilmente altrove, in quanto la pianta da cui si ricava è caratteristica delle zone aride e soleggiate, quelle della Sardegna insomma. Ma perché è così pregiato? L’elenco delle azioni benefiche è lungo, sembra quasi che sia stato stilato da qualcuno interessato. Insomma oltre ad essere buonissimo, il suo gusto può essere definito "di zucchero filato, di latte di mandorle, di vaniglia, di cotognata”, è considerato anche "calmante e antispasmodico, riduce l’eccitabilità del sistema nervoso e le conseguenti contrazioni spasmodiche dei muscoli, disintossicante del fegato, espettorante, ottimo ricostituente energetico per l’alto contenuto di sali minerali, diuretico e cicatrizzante per uso esterno”

Cosa si vuole di più da un miele?

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