Il Polo Museale "Casa Zapata" di Barumini

Era stata costruita per essere lo sfoggio di un barone appena insediato nel proprio feudo, per far vedere la sua potenza. Infatti la famiglia aragonese degli Zapata da Cagliari acquistarono quel territorio che andava tra Las Plassas, Barumini e Villanovafranca. Ne furono signori e poi baroni. La casa, una magione, che si fecero erigere rappresentava tutto un mondo, con soluzioni urbanistiche importanti, che volevano, in tal guisa dei castelli medievali, riproporre un sistema economico integrato.

Il palazzo Zapata è molto bello e riprende gli schemi dell’epoca, in particolare quello del palazzo cagliaritano da cui la famiglia proveniva. Era così bello e, si potrebbe dire, così "invadente" rispetto a Barumini che il Comune non poté fare a meno d'acquistarlo, per costruirvi il suo museo, una volta che l'ultima discendente dell'illustre casata venne meno, museo che porta il nome della nobile famiglia d'origine spagnola ma che era diventata, nei secoli, sarda tra i sardi.

Quando si passò alla ristrutturazione di Casa Zapata avvenne la scoperta stupefacente, che "benediva" l'idea stessa del museo: la scoperta nelle fondazioni di una costruzione nuragica di grande importanza, "Su Nuraxi ‘e Cresia" venne chiamato per la vicinanza alla chiesa parrocchiale. E ora? Entrare in una casa baronale e poi ritrovarsi, dopo l'aprire di una porta, direttamente nell'antichità di un nuraghe, rappresenta la caratteristica peculiare del museo di Barumini, che non va nemmeno dimenticato, possiede anche importanti altri documenti nelle sezioni in cui è stato articolato, supportato poi da dotazioni multimediali moderne.

Nella foto: una delle sale del Polo Museale Casa Zapata di Barumini (Marmilla, Centro-Sud Sardegna). Da fondazionebarumini.it.